Share this comment
Quello che affermiamo nell’articolo è proprio che non tutte le specie aliene sono invasive e, quindi, dannose.
Le specie introdotte dai romani sono state citate per mostrare che ai tempi avrebbero potuto essere considerate aliene “pericolose”, invece si sono “integrate serenamente” nel nostro Paese senza siano accaduti drammi. Lo stesso p…
© 2025 Facta.news / Pagella Politica / Slow News
Substack è la casa della grande cultura
Quello che affermiamo nell’articolo è proprio che non tutte le specie aliene sono invasive e, quindi, dannose.
Le specie introdotte dai romani sono state citate per mostrare che ai tempi avrebbero potuto essere considerate aliene “pericolose”, invece si sono “integrate serenamente” nel nostro Paese senza siano accaduti drammi. Lo stesso potrebbe avvenire oggi con specie aliene non invasive: tra secoli magari gli abitanti della Terra non le considereranno più un potenziale pericolo, anzi, se ne dimenticheranno le origini straniere.
Questo, mi perdoni, ma non ha alcun senso logico come base per prendere decisioni che dovrebbero basarsi sulla scienza.
Senza contare che i romani non avevano la possibilità si spostarsi che abbiamo noi oggi, che è un fatto assolutamente di rilevanza centrale per queste considerazioni.
PS aggiungo che seguo con molto interesse A fuoco da un annetto ormai, e apprezzo molto l'ottimo lavoro che fate parlando di scienza e cambiamenti climatici. Questa volta però temo abbiate fatto uno scivolone.
(Nel senso che spostare specie nell'area biogeografica mediterranea non equivale assolutamente a diffonderle tra continenti differenti..poi sicuramente ci saranno molti naturalisti e biologi che saprebbero spiegare ancora meglio e più dettagliatamente perché dal punto di vista ecologico questo esempio è totalmente insensato per supportare questa tesi del "a loro è andata bene, magari andrà bene pure a noi")